Inoltro di e-mail a Hotmail, Outlook o Gmail

Molti utenti impostano un inoltro automatico di posta elettronica, ad esempio da un indirizzo aziendale a un account personale, come ad esempio Hotmail, Outlook o Gmail. A prima vista, questo sembra comodo, ma in pratica causa spesso problemi con la consegna dei messaggi.

Perché le e-mail inoltrate spesso non arrivano

I principali provider di posta elettronica come Microsoft (Hotmail, Outlook, Live) e Google (Gmail) valutano le e-mail in arrivo in modo sempre più rigoroso per contrastare lo spam e il phishing. A tal fine, controllano se il il mittente può essere tecnicamente verificato tramite il cosiddetto Registri SPF, DKIM e DMARC.

Quando un messaggio su livello di server viene inoltrata, Per questi controlli sembra che il nostro server di posta è il mittente originale. Poiché la posta inoltrata non proviene più direttamente dal server originale, l'autenticazione non riesce. Di conseguenza, Microsoft e Google spesso considerano tali messaggi come sospetto o non autenticato, con il risultato di:

  • nel cartella spam finire,
  • essere respinto o rifiutato, o
  • totalmente non essere consegnato.

Non si tratta di un guasto o di un errore dei nostri server, ma di un risultato della politiche rigorose di questi servizi di posta esterni.

Il nostro consiglio

Raccomandiamo nessun inoltro automatico set.

Utilizzare invece l'opzione propria casella di posta elettronica che appartiene al vostro dominio. È possibile accedervi facilmente tramite la webmail o impostarla in un programma di posta elettronica (come Outlook, Apple Mail o Gmail tramite IMAP).

Un ulteriore vantaggio è che quando successivamente rispondere a un'e-mail, anche questo dal proprio indirizzo organizzativo e non da un indirizzo Hotmail o Gmail. In questo modo si ottiene un aspetto più professionale e si evita di confondere il destinatario.